Come rimuovere ed eliminare in sicurezza un nido di vespe o calabroni

Quando la primavera si avvicina, soprattutto chi vive in campagna o in una casa con giardino sarà abituato a vivere a stretto contatto con diversi tipi di insetti; la preoccupazione maggiore arriva però dagli imenotteri come vespe o calabroni, che muovendosi in sciami e costruendo nidi negli anfratti più nascosti delle nostre abitazioni possono rivelarsi piuttosto fastidiosi.

Le loro punture, infatti, potrebbero risultare parecchio dolorose e nel caso degli individui allergici le conseguenze sarebbero ben più gravi; proprio per questo, nel caso qualcuno si ritrovasse in casa o nei suoi dintorni un nido, dovrebbe essere in grado di sapere come comportarsi. Nelle righe a seguire parleremo proprio di questo e di come si possa rimuovere un nido di vespe, api o calabroni nella più totale sicurezza.

Se in casa vostra hanno nidificato api e volete rimuoverne un alveare leggete questo nostro articolo.

Nidi di vespe e calabroni, i consigli per approcciarsi alla bonifica

Nella sfortunata circostanza del ritrovamento di un nido di vespe o calabroni nella vostra abitazione o negli immediati dintorni, il primo consiglio che vogliamo darvi è quello di non avvicinarsi assolutamente prima di aver stabilito un piano d’azione: questi imenotteri possono diventare infatti molto aggressivi e nel caso percepiscano un immediato pericolo non si faranno molti problemi ad assalirvi e a pungervi (anche in massa, eventualmente).

In secondo luogo, è d’obbligo specificare che agire da soli è consigliato solo, soltanto e solamente se il nido in questione non è particolarmente grande e nei suoi dintorni non sono presenti i suoi ospiti; nel caso dei nidi dalle dimensioni importanti vi invitiamo a chiamare delle persone specializzate oppure direttamente i Vigili del Fuoco, lasciando alle loro mani esperte – e alla loro strumentazione professionale – la bonifica dell’area.

Ad ogni modo, se se il nido è ancora piccolo o in fase di formazione (il periodo ideale è a inizio primavera) è possibile agire autonomamente prendendo le dovute cautele: si può infatti provare a rimuoverlo con le mani, indossando dei guanti protettivi e cercando di lasciar cadere il nido all’interno di un sacchetto di plastica; in alternativa, si può utilizzare un bastone o un manico di scopa con il quale colpire il nido fino a farlo cadere a terra. Una volta staccato e riposto in un sacchetto, andrà subito chiuso e buttato via; meglio ancora portarlo con cautela all’aperto e provvedere a bruciarlo.

Guanti protettivi da apicoltura in pelle di pecora

Se dovete avvicinarvi al nido che intendete rimuovere con le mani, indossare delle protezioni adeguate è la prima cosa a cui dovete pensare. Un paio di guanti da cucina o da giardinaggio possono tornare utili, ma la cosa migliore se abitate in una zona nelle quali vespe o calabroni tendono a nidificare spesso sarà l’acquisto di un paio di guanti protettivi da apicoltore. Grazie alla loro lunghezza (circa 50 centimetri) riescono a proteggervi le braccia fino al gomito, mentre la pelle di pecora garantisce una buona protezione dalle punture; i polsini elastici e la larghezza del tessuto permettono una certa libertà di movimento, così da poter operare al massimo della precisione.

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Cappello con retina per protezione viso antipuntura

Come abbiamo già avuto modo di dire nel nostro articolo dedicato alle punture di api, vespe e calabroni, questi imenotteri possono risultare davvero pericolosi se riescono a raggiungere alcune parti particolarmente sensibili del nostro corpo come gli occhi o l’interno della nostra bocca; un attacco di più esemplari, ad esempio, potrebbe addirittura essere letale per l’uomo.

Proprio per questo se vogliamo agire in massima sicurezza, anche nel caso di un nido di piccole dimensioni, è fondamentale vestire una protezione adeguata: questo copricapo protettivo non è uno strumento professionale ma è più che sufficiente a proteggere il nostro volto nel caso volessimo provvedere alla bonifica di un piccolo nido!

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Rimuovere un nido di vespe o calabroni con gli appositi insetticidi

Se la primavera è già iniziata ed il nido di vespe o di calabroni che trovate nella vostra casa o nel vostro giardino è nelle sue prime fasi di espansione, sarà ancora possibile cercare di rimuoverlo; nel corso di questo processo, la regina dispone tutte le operazioni necessarie alla formazione delle nidiate, che nel periodo di punta estivo potranno generare oltre un migliaio di esemplari.

Per cui, se c’è un momento perfetto per agire, è proprio prima che ciò accada: farlo in seguito potrebbe rivelarsi pericoloso, in quanto l’elevato numero di vespe che abiteranno il nido aumenterà le probabilità di una loro eventuale aggressione; se nei mesi di marzo e aprile vi accorgete di un movimento sospetto di vespe o calabroni all’interno di casa vostra, quindi, cercate di capire al più presto il luogo nel quale questi imenotteri stanno nidificando. Generalmente i posti più gettonati sono i cassettoni delle tapparelle oppure le imposte delle finestre; i segni preliminari della costruzione di un nido possono essere, ad esempio, dei residui di terra sul davanzale.

Una volta individuato il nido, non lasciatevi prendere dal panico: se è già visibilmente troppo grande la cosa migliore da fare è rivolgervi alla vostra Azienda Sanitaria Locale (ASL) o a una ditta specializzata in rimozione dei nidi di vespe o calabroni; se invece è di dimensioni ridotte e non ve la sentite di procedere come descritto nel paragrafo precedente, esistono diversi insetticidi ad ampio getto in commercio, i quali vi consentiranno di debellare la nidiata evitando di avvicinarvi e quindi senza correre rischi.

Insetticida per nidi di vespe e calabroni ad azione immediata

Questo insetticida spray viene prodotto appositamente allo scopo di debellare a distanza di sicurezza eventuali nidiate di vespe o calabroni. La sua efficacia è elevatissima e la sua azione praticamente immediata nonché residuale: ciò significa che la sua azione non si limita al momento dell’utilizzo ma resta in vigore per diversi giorni, eliminando anche gli insetti che tornano al nido in seguito al trattamento. La caratteristica migliore di questo insetticida risiede nella sua ampia gittata: grazie alla valvola di cui è munita la bomboletta da 600 ml, il suo getto di insetticida raggiunge infatti gli obbiettivi fino a una distanza di 6 metri.

Verranno così eliminate quasi all’istante anche le larve, le uova e le pupe presenti all’interno del nido; sarà sufficiente agitare a dovere il contenitore e nebulizzarlo direttamente sul bersaglio, spruzzando diversi getti a brevi intervalli l’uno dall’altro. I momenti migliori per agire sono di mattina presto oppure quando cala il sole, ovvero quando gli insetti saranno all’interno del nido.

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