Per prevenire le infestazioni degli scarafaggi è necessario superare quel naturale senso di repulsione che in molti provano nei loro confronti: cercare di conoscerli e capirli, infatti, è il primo passo per evitare brutte sorprese nelle nostre case (anche e soprattutto dal punto di vista della salute). Gli scarafaggi, conosciuti anche con il nome di blatte – dal loro nome scientifico blattodea – sono degli insetti diffusi in quasi tutto il mondo; l’unica eccezione, considerata la loro predilezione per te alte temperature e per gli ambienti particolarmente umidi, riguarda le zone polari e le altezze sopra ai 2000 metri.
Proprio per questo sono molti gli italiani che, nel corso delle stagioni estive, vedono la loro casa invasa da questi sgradevoli insetti; fortunatamente, se in tutto il mondo le varietà di blatte e scarafaggi si possono contare sull’ordine delle migliaia, nel nostro paese le specie diffuse sono invece molte di meno: grazie a ciò, riuscire a distinguerli può risultare fondamentale per evitare spiacevoli inconvenienti e a rimediare per tempo ad un’eventuale infestazione.
Agire subito in casi del genere è davvero fondamentale: basti pensare che una blatta può tranquillamente depositare una cinquantina di uova al giorno, riuscendo così a formare una numerosa colonia in brevissimo tempo. Detto questo, andiamo subito a vedere quali sono le blatte e gli scarafaggi più comuni che potrebbe capitarci di avvistare all’interno delle nostre case.
Ricordate una cosa: scarafaggi e blatte possono essere vettori di malattie per l’uomo.
Blatta Orientalis
La Blatta Orientalis, conosciuta anche come scarafaggio orientale (o scarafaggio nero) è una delle blatte più comuni nelle case italiane. Il suo colore va dal marrone scuro al nero ed è facilmente riconoscibile dal suo corpo tozzo; le sue dimensioni si attestano, in genere, attorno ai 2 centimetri. Questo scarafaggio non vola né ama camminare sulle pareti, ma è un eccellente corridore e si sposta davvero velocemente sui pavimenti.
Il suo habitat prediletto sono i giardini e più in genere tutti quei luoghi nei quali si accumulano foglie o legna umide; la blatta orientale è solita stazionare nei pressi delle fonti d’acqua, in quanto – a differenza di altre specie di insetti – non può permettersi di rimanere senza bere oltre a un paio di settimane: proprio per questa ragione non è raro vedere sbucare questi scarafaggi dalle tubature dei nostri bagni. Ad ogni modo, per questa loro natura le blatte orientali difficilmente rappresentano un problema a livello infestante e (quantomeno nella maggior parte dei casi) gli esemplari che possiamo trovare in casa si potranno considerare dei casi isolati.
Blattella Germanica
Questo insetto, secondo gli esperti, è la specie di scarafaggio più diffusa del pianeta. Si riconosce dal colore marrone chiaro e dalla sua figura leggermente slanciata, che difficilmente supera il centimetro e mezzo di lunghezza; un segno caratteristico che lo contraddistingue sono le due strisce che ne attraversano longitudinalmente il dorso. Come tutti gli scarafaggi, anche la blattella germanica ama i luoghi particolarmente umidi e per questo tende a muoversi lungo le tubature, stabilendosi nelle cucine oppure nei bagni, uscendo allo scoperto prevalentemente al buio o nelle ore notturne.
All’occorrenza sono in grado di spiccare il volo – anche se per piccole distanze – e di arrampicarsi sulle pareti; la loro voracità, inoltre, li porta a nutrirsi delle cose più assurde (compresa la colla dei libri e gli avanzi di dentifricio nel lavello). Purtroppo è anche una specie particolarmente tenace ed infestante, doti che unite alla sua prolificità – si riproduce anche quattro volte all’anno – la rendono davvero insidiosa: fate attenzione, quindi, ad eventuali macchie nere lungo gli angoli della vostra casa, potrebbe trattarsi degli escrementi di questo scarafaggio.
Supella Longipalpa
Questo insetto, più comunemente conosciuto con il nome di “blatta dei mobili”, è diffuso lungo tutto il territorio italiano e il suo nome deriva dall’abitudine di infestare i mobili in legno; in genere amano le posizioni più elevate, come mensole o scaffali, e tendono a nutrirsi di vari materiali come la carta dei libri e la colla delle rilegature. Proprio per questo non è affatto raro trovarseli in casa: si possono riconoscere, rispetto alla già citata Blatta germanica (con la quale presentano una certa somiglianza) dal loro colorito leggermente più chiaro, dalle dimensioni leggermente più inferiori e dalle due fasce che ne attraversano l’addome in larghezza.
Sono in grado di volare per brevi distanze e riescono a correre lungo le pareti, e considerate le sue caratteristiche uno dei posti più comuni in cui trovarle sono gli uffici e le stanze adibite a libreria, anche se – come tutte le altre blatte – non disdegnano i luoghi umidi come bagni e scantinati. La sua presenza non va assolutamente trascurata, soprattutto per i danni che possono provocare ai nostri oggetti e alla sporcizia che possono trasportare sui mobili: la loro presenza si può notare dalle tipiche uova a forma di piccolo fagiolo che si possono trovare negli angoli più bui e nascosti della stanza.
Periplaneta Americana
Questa blatta è la più grande di questo elenco – la sua lunghezza raggiunge le ragguardevoli dimensioni di 4 centimetri – ed è probabilmente la più riconoscibile dal punto di vista estetico: il suo aspetto è infatti quanto di più immediatamente riconducibile, nel pensiero comune, al termine “scarafaggio”, grazie al suo tipico colore marrone chiaro, alla corazza lucida e alle lunghe antenne.
Come le altre specie, anche la Periplaneta americana ha delle abitudini notturne e ama le zone più calde e umide; tipicamente infesta i magazzini e le navi da carico, ma non è difficile trovarne degli esemplari anche in ambiente domestico: la loro natura onnivora le rende ghiotte di ogni cosa, siano rifiuti, avanzi di cibo, cartone e addirittura feci. Sono delle blatte fortemente infestanti e possono provocare dei seri danni, non solo per la loro voracità ma anche per via degli sgradevoli odori con i quali contaminano gli alimenti con cui vengono a contatto e (soprattutto) per la sua natura di vettore di batteri e microorganismi, che lo rendono una seria minaccia alla nostra salute.
Come avrete capito leggendo le caratteristiche di queste quattro specie di scarafaggi (le più diffuse in assoluto nel nostro paese), la loro presenza in casa non è cosa da sottovalutare e non appena individuati i primi segnali sarà opportuno agire quanto prima: una delle cose che accomunano tutti questi insetti, infatti, è il loro pessimo odore – dovuto al feromone che emanano per mantenere unita la colonia – e la facilità con la quale possono causare dei seri danni all’igiene delle nostre case, compromettendo anche la salute di chi ci vive. Per approfondire questo importante argomento, comunque, vi rimandiamo all’apposito articolo che abbiamo scritto a riguardo.