Con l’arrivo della primavera può capitare di incorrere in uno sciame d’api nel nostro giardino o nei pressi della nostra abitazione; in alcuni casi, possiamo addirittura accorgerci che le api ci hanno nidificato in casa oppure nel garage. Molti sono convinti che le api siano degli insetti pericolosi, lasciandosi così prendere dal panico.
La realtà, però, è completamente diversa e la prima cosa da fare in questi casi è mantenere il sangue freddo e agire nel modo più corretto possibile: innanzitutto non bisogna assolutamente disturbarle o avvicinarsi al nido. In secondo luogo, essendo le api degli animali molto preziosi per il nostro ecosistema (e per questo è considerata una specie protetta), sarà necessario contattare una figura esperta affinché vi aiuti a risolvere il problema senza nuocere all’animale. In questo articolo parleremo proprio di questo: continuate a leggere se volete saperne di più.
Perchè le api sono degli animali protetti, da aiutare e preservare?
Questi animali non sono importanti solo per il miele che le apis mellifera producono all’interno dei loro alveari. Essi sono fondamentali anche e soprattutto per il nostro ecosistema: grazie al fatto che si nutrono di nettare, infatti, questi imenotteri – dei quali si contano oltre 20 mila specie – sono in grado di aiutare la fecondazione delle piante portando il polline di fiore in fiore; ciò avviene grazie alla peluria che caratterizza il corpo delle api, che impregnandosi di questa sostanza aiuta il fenomeno dell’impollinazione e permette al nostro ecosistema di sostenersi.
In buona sostanza, senza le api le piante non riuscirebbero a riprodursi e non avremmo così la frutta della quale ci nutriamo: un’importanza dunque fondamentale e che non va assolutamente sottovalutata. Purtroppo negli ultimi anni il loro numero sta scendendo in maniera preoccupante e numerose associazioni di scienziati e ricercatori sono scese in campo per cercare di sensibilizzare la popolazione sull’argomento: molti studiosi asseriscono che in assenza delle api l’umanità si estinguerebbe nel giro di pochi anni.
Sembra un monito davvero apocalittico, eppure gran parte del mondo scientifico sembra concordare; per questo in tempi recenti si fanno sempre maggiori le voci riguardo degli impollinatori robot che in futuro potrebbero sostituire le api. Al momento è solo fantascienza, ovviamente; nel frattempo però ognuno di noi può dare il proprio contributo cercando di fare il possibile affinché le api continuino a proliferare.
Come capire quando delle api stanno cercando di nidificare in casa nostra
Se all’interno della nostra abitazione o negli immediati dintorni ci dovesse capitare di notare un sospetto movimento di insetti simili alle api, il primo passo sarà quello di capire con quale tipo di imenottero abbiamo a che fare. Esistono infatti diverse tipologie di api, ognuna con le proprie caratteristiche, ed è importante sincerarsi che non si tratti invece di vespe o calabroni; se questi ultimi insetti costruiscono il nido in fibra di legno oppure in fango, lasciando segni visibili – terriccio, soprattutto – della loro presenza, le api invece lo costruiscono in cera ed è pertanto più difficile accorgersene; i primi segnali, pertanto, saranno da ricercare nel ronzio del loro volo e nell’individuazione del luogo dal quale sembrano volare avanti e indietro.
Va inoltre considerato che le api hanno una naturale predilezione a costruire i loro nidi in posti particolarmente bui e al riparo dalla luce del sole: in casa, quindi, i luoghi più gettonati sono di solito i cassoni delle tapparelle, anche grazie alla possibilità di entrare ed uscire dagli stessi attraverso dei piccoli buchi; in alternativa, anche caminetti e comignoli sono luoghi in cui è facile che delle api nidifichino, soprattutto se si pensa che in natura lo fanno all’interno degli alberi cavi.
Se dovesse presentarsi questa eventualità, quindi, sappiate che le api non aggrediscono assolutamente l’uomo se non vengono disturbate: lo faranno solo se si sentiranno gravemente minacciate. Pertanto, limitatevi a constatarne la presenza e adoperatevi per riuscire a rimuovere il nido senza procurare loro dei danni; come fare? Continuate a leggere per sapere chi contattare in casi del genere.
Come comportarsi e chi contattare se troviamo un nido di api
Data la loro natura di animali protetti, quindi, le api non si possono uccidere e il modo più semplice per trasferire il loro nido da casa vostra ad un luogo più sicuro è quello di contattare un apicoltore; come abbiamo detto, infatti, le api difficilmente aggrediscono l’uomo se non disturbate, ma cercare di rimuovere un nido in autonomia potrebbe causare proprio questo effetto e nella peggiore delle eventualità è possibile addirittura che attacchino in sciame, diventando un pericolo serio per la nostra incolumità.
Sarà l’apicoltore ad intervenire secondo i suoi tempi, che possono variare in base alla grandezza del nido; ricordatevi che i Vigili del Fuoco nel caso dei nidi d’ape non possono intervenire, ed al massimo arriveranno in supporto dell’apicoltore di turno. Se invece il nido si trova all’aperto, magari nei pressi di un albero nel vostro giardino, potrete provare a trasferirle in un luogo più appartato e sicuro semplicemente tagliando il ramo interessato e spostandolo con delicatezza nel luogo prescelto.
Nel caso decidiate di agire così sarà fondamentale munirvi degli appositi indumenti protettivi, soprattutto per la protezione delle parti del corpo più sensibili ad eventuali punture (il volto in primis ma anche le mani e le braccia). La soluzione più semplice è l’acquisto di un’apposita tuta da apicoltore. Ma se desiderate qualcosa di meno invasivo potete optare per guanti e protezione del viso: non operate senza.
Guanti protettivi da apicoltura in pelle di pecora
Con le api non si scherza: prima di iniziare ad armeggiare con un alveare, in casa o nel vostro giardino, indossate guanti protettivi. Questi sono particolarmente efficaci sia perché coprono fino al gomito, che perché la pelle di pecora ha la resistenza e robustezza giusta per permettervi di operare in sicurezza.
Potrebbero bastare guanti da cucina o da giardinaggio? In alcuni casi sì, ma vista l’economicità di questo prodotto noi vi consigliamo di non rischiare.
Cappello con retina per protezione viso antipuntura
I guanti sono un inizio, ma assolutamente non sono sufficienti: non importa quanto sia piccolo il nido da rimuovere, il rischio è comunque dietro l’angolo. Acquistalo ora su Amazon!: per questo il cappello con la retina di protezione è un indumento tanto semplice quanto efficace.
Tuta da apicoltore con velo protettivo, completa di guanti
Se nel caso degli individui allergici anche una sola puntura può essere letale, per la maggior parte delle persone le conseguenze dell’aggressione da parte di un’ape saranno solo un fastidioso dolore ed un certo gonfiore per un paio di giorni. Ma se il nostro scopo è quello di trasferire un nido, il rischio di essere punti da più esemplari diventa concreto ed è quindi obbligatorio premunirsi; questa tuta da apicoltore in cotone è morbida e traspirante, offre una buona protezione dalle punture al volto (le più pericolose in assoluto) ed è priva di aperture, così da impedire alle api di infilarsi all’interno. Sulla parte frontale è inoltre presente un’ampia tasca per contenere eventuali strumenti di lavoro.