Le formiche, oltre ad essere degli insetti infestanti, possono – in alcuni casi – essere anche pericolose per la nostra incolumità: le loro mandibole sono molto possenti, la loro forza è incredibile – basti pensare che riescono a sollevare delle masse di gran lunga superiori a quelle del loro peso corporeo – ed alcune sono addirittura velenose. Fortunatamente, nel nostro paese non esistono specie di formiche che possano destare seria preoccupazione: certo, alcune possono pungere o mordere, ma l’interesse medico è in tal senso molto limitato se non quasi nullo (fatta eccezione, ovviamente, nei casi di gravi allergie e di shock anafilattici).
Quali sono le formiche più pericolose per l’uomo?
In questo articolo andremo ad illustrarvi quali sono le formiche più pericolose per l’uomo, partendo da quelle presenti sul nostro territorio – per la maggior parte innocue se non nel caso di morsi multipli, come ad esempio nel caso di un contatto accidentale con un formicaio – fino ad arrivare alle specie più velenose al mondo:
Crematogaster Scutellaris
Queste formiche sono piuttosto comuni nel nostro territorio e si possono facilmente distinguere dal loro capo rosso e dal loro addome a forma di cuore, che sono solite puntare verso l’alto quando si sentono in pericolo.
Per costruire i loro nidi scavano lunghe e complesse gallerie nel legno e rientrano nella cerchia delle formiche più aggressive diffuse in Italia; il loro morso non crea grossi problemi all’uomo, tanto che si può tranquillamente ritenere innocuo. Il loro pungiglione, però, è in grado di rilasciare una piccola quantità di veleno repellente che può provocare un leggero dolore e lasciare un piccolo eritema in corrispondenza della puntura; nulla, comunque, che non possa guarire nell’arco di una giornata..
Formica Rufa
Questa specie è facile da trovare nei boschi di conifere e sono molte le dicerie popolari che la vorrebbero pericolosa; facilmente riconoscibili dal color ruggine rossastro della parte centrale del corpo, sono in molti a pensare che queste formiche siano pericolose e se ne tengono ben alla larga.
Pur essendo prive di pungiglione, infatti, esse hanno come unica arma di difesa la capacità di secernere una particolare sostanza (l’acido fomico) che può causare fastidiosi eritemi; se questo acido raggiunge gli occhi, poi, i problemi si fanno più seri in quanto la vista può essere compromessa per diverse ore. Fortunatamente queste eventualità sono davvero rare; la formica rufa è diffusa in tutta l’Europa e i suoi formicai possono raggiungere dimensioni notevoli, superando i due metri d’altezza.
Myrmica Rubra
La Myrmica Rubra è una formica particolarmente diffusa in tutta europa e quasi tutti la conoscono volgarmente con il nome di “formica rossa”, per via del colorito rosso acceso. Il suo habitat preferenziale sono le zone d’ombra boscose con temperature non eccessivamente calde; una loro peculiarità risiede nel fatto che gli esemplari più giovani presentano un colore giallastro mentre invecchiando tendono a scurirsi, passando al tipico rosso.
I formicai contengono numeri davvero numerosi di esemplari e i nidi più vicini tendono a unirsi, formando uniche gigantesche colonie. Anche queste formiche sono particolarmente aggressive e la loro puntura può risultare piuttosto dolorosa, grazie a uno spesso aculeo al quale sono collegate le ghiandole contenenti il veleno; chi viene punto, aldilà del dolore, sperimenta sulla propria cute una piccola area ipertermica che svanisce nelle ore a seguire.
Solenopsis invicta
Concluso l’elenco delle formiche che possono pungere o mordere sul nostro territorio, analizziamo il caso della Solenopsis invicta, che in molti avranno sentito nominare nelle cronache con il soprannome di “formica di fuoco”. Questi piccoli insetti rosso scuro sono infatti piuttosto noti anche nel nostro paese, nonostante siano diffusi solo nei paesi dell’America Latina, in Africa, in Cina ed Australia. Il motivo risiede nel fatto che possono raggiungere l’Europa all’interno dei container e dei carichi merci che arrivano da questi paesi.
Si tratta comunque di una possibilità davvero remota e l’allarmismo di certi media si è sempre rivelato decisamente esagerato; queste formiche, ad ogni modo, possono inoculare un veleno piuttosto doloroso che può dar luogo a reazioni ulcerose oltre a febbre, disturbi gastroenterici e problemi alla vista. Fortunatamente è davvero difficile che possiate trovarvele in casa, men che meno nel vostro giardino.
Paraponera Clavata
Un’ultima menzione la merita senz’altro la Paraponera Clavata, conosciuta anche come “formica proiettile”. Questo nomignolo la dice lunga sul dolore che può provocare il suo pungiglione, tanto da far meritare a questa specie l’appellativo di insetto più doloroso al mondo: il suo pungiglione, infatti, viene paragonato al proiettile di una pistola.
Fortunatamente il suo habitat è ristretto a certe zone umide delle foreste dell’America Latina, dove alcune tribù ne utilizzano la potente tossina per superare dei riti di iniziazione che permette loro di diventare dei guerrieri; in queste zone, questo temibile insetto è stato ribattezzato “formica 24 ore” a causa della durata dell’effetto del suo veleno, che può provocare intensi dolori per un giorno intero. Insomma, è proprio una fortuna che questa formica viva ben lontana dalle zone più civilizzate del pianeta!
Come agire in caso di puntura e come debellare le formiche velenose
Avrete quindi capito che nel territorio italiano non ci sono motivi per temere le punture o i morsi delle formiche, se non in rarissime isolate occasioni. Nel caso, comunque, sarà sufficiente risciaquare e disinfettare la zona interessata ed eventualmente applicarvi una comune pomata antinfiammatoria (soprattutto nel caso delle già citate Formica Rufa). Se invece vivete in una zona popolata da questi insetti, in prossimità di un bosco di conifere o comunque in una zona particolarmente umida e vicina ad un’ampia vegetazione, vi potrà capitare di subire un’infestazione; in tal caso, sarà necessario provvedere a scacciarle.
Si possono utilizzare dei metodi naturali, come del semplice succo di limone, dell’aceto o dei fondi di caffè posizionati strategicamente nei luoghi di passaggio; purtroppo queste soluzioni restano valide solo per piccoli sciami di formiche.
Nel caso di interi formicai o di infestazioni più serie si dovrà invece correre ai ripari utilizzando metodi più drastici:
Tzygo Siringa Antiformiche Gel
Questo gel, che potete trovare in commercio sottoforma di una comoda siringa, è un’esca letale e perfetta per tenere sotto controllo le infestazioni delle formiche più tenaci: la sostanza contenuto al suo interno, infatti, viene trasportata all’interno della colonia dalle stesse formiche operaie, provocando una reazione a catena che provvederà a liberarvi del nido nel giro di una settimana circa. Nel caso non dovesse sortire gli effetti sperati, si può ripetere il trattamento dopo una ventina di giorni.
Esca per formiche Bayer 200g
Questa esca per formiche si può utilizzare sia in giardino che all’interno delle vostre abitazioni ed è composta da un potente principio attivo, l’Imidacloprid, che agisce in parallelo con una sostanza a base di zucchero; quest’ultima provvede ad attrarre le formiche operaie, che provvederanno così a prelevarlo e a portarlo nella loro colonia. In genere basta una singola applicazione per eliminare un intero formicaio: considerata l’efficacia, si tratta di un prodotto da utilizzare unicamente come ultima risorsa.