Come allontanare i gatti randagi dal nostro giardino con metodi naturali

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Non c’è dubbio sul fatto che i gatti siano degli animali bellissimi, straordinariamente agili, scaltri e indipendenti; chi ne ospita uno in casa propria sa bene quanto affetto sia in grado di donare: certo, a volte possono farci arrabbiare con i loro dispetti, ma alla fine è impossibile non cedere al loro fascino. Non è un caso se molte civiltà, fin dai tempi antichi, considerano i gatti – e i felini più in generale – come delle vere e proprie divinità!

Tuttavia, quando un gatto non ha una casa né un padrone, finisce per girovagare per le strade e nei campi, arrangiandosi come può: diventa, un poche parole, un gatto randagio. Soprattutto per coloro che vivono nei piccoli paesi, vicino ai campi, uno di questi animali (se non addirittura un’intera colonia) può risultare una brutta seccatura: pur trattandosi di animali molto puliti, possono fare i loro bisogni nel nostro giardino e scavare nei nostri orti, rovinando le piante.

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Tenere i gatti a debita distanza: i rimedi della nonna

Come possiamo riuscire, dunque, a tenerli lontani dalle nostre proprietà – o almeno dalle parti più sensibili e a rischio – senza far loro del male? Esistono numerosi metodi naturali per raggiungere questo obiettivo, alcuni dei quali ci sono stati tramandati direttamente dai nostri nonni: il primo di essi è senza dubbio l’uso delle bottiglie di plastica trasparenti.

Riempiendo delle bottiglie d’acqua e disponendole in fila sui davanzali oppure come una barriera di fronte alla zona che volete proteggere, avranno una sorprendente funzione deterrente nei confronti dei gatti! Questo avviene grazie alla luce del sole che viene colpita dall’acqua e dai suoi riflessi, che sembrano infastidire particolarmente i felini: questo rimedio è davvero semplice e di certo non è infallibile; ma potete star certi che se il micio è soltanto uno può risolvervi agevolmente il problema.

Un altro rimedio d’altri tempi è l’uso dell’erba gatta. Questa piccola pianta perenne aromatica contiene diverse vitamine e minerali; ma la sostanza che la rende così efficace contro i felini è il nepetalattone: su tratta di un terpene dalle funzioni analoghe a quelle dei feromoni dei gatti. Grazie ad esso, i gatti ne sono irresistibilmente attratti e le scene che ne risultano sono davvero bizzarre: il micio si avvicina alla pianta e l’annusa, si striscia sulle foglie e le lecca. In poche parole ne rimane come stregato; un piccolo vaso di erba gatta, quindi, non terrà lontani i randagi ma sicuramente li distrarrà e impedirà loro di concentrarsi sui vostri ortaggi!

Semi di erba gatta di qualità superiore “Happy Kitty”

Il modo migliore per procurarvi dell’erba gatta è comprarne dei semi e coltivarli all’occorrenza. In questa confezione troverete 5 sacchetti da 25 grammi cadauno, sufficienti per ben 10 vasi. Vi sarà sufficiente riempire dei vasi di terra, versare l’acqua e deporre i semi: dopo una decina di giorni a una temperatura compresa fra i 15 e i 20°C avrete la vostra piccola coltura. Posizionate i vasi nei punti in cui desiderate che i gatti si concentrino (e quindi ben lontani dalle piante che desiderate preservare) e il gioco è fatto.

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Gli odori repellenti per i gatti: agrumi, lavanda e caffè

Oltre alle distrazioni e ai rimedi improvvisati, ci sono alcuni odori che i gatti non sopportano e che proprio per questo non appena li sentono tendono a fuggire a gambe levate; ciò avviene perchè il loro olfatto, stando alla ricerca, è quattordici volte più sviluppato di quello di un essere umano. Al primo posto della classifica degli odori sgraditi ci sono senza dubbio gli agrumi, le arance soprattutto: un buon modo per tenerli a distanza, pertanto, è quello di spargere con regolarità delle bucce d’arancia (ma anche di mandarino o limone) sui davanzali o nei pressi delle piante che volete proteggere. L’effetto è assicurato.

Ma non solo: altri aromi che i felini proprio non sopportano sono quelli di alcune piante come il timo o la lavanda. Il loro odore molto forte è per loro un repellente naturale efficacissimo; per cui, anche in questo caso una piccola coltura ci può aiutare a far sì che i randagi restino a dovuta distanza. Sempre come soluzione fai da te, ulteriori odori insopportabili per un gatto sono quelli del caffè e del pepe: anche questi prodotti, infatti, li disturbano e li portano a starnutire senza tregua. L’unica soluzione, per loro, sarà quella scappare più lontano possibile dalla vostra proprietà. 

I disabituanti chimici per gatti: funzionano?

Se i rimedi fai da te non sono sufficienti (può succedere, se il numero di gatti che vi disturba è particolarmente elevato) non demordete: esistono anche dei prodotti professionali specifici che possono fare al caso vostro. Ci riferiamo ai disabituanti spray, che si possono facilmente trovare in commercio e che con il loro effetto repellente promettono di allontanare i gatti in maniera permanente, impedendogli di avvicinarsi alle superfici trattate.

Ma funzionano davvero? La risposta è senz’altro affermativa: questi spray rappresentano per loro una barriera olfattiva invalicabile la cui efficacia perdura nel tempo. Si può utilizzare sia all’aperto, su davanzali o muretti in giardino, così come all’interno per impedire ai vostri animali domestici di intrufolarsi in alcune parti della casa; questi prodotti funzionano anche con i cani, ma è bene specificare che in caso di uso casalingo è d’obbligo consultare prima un veterinario (il prodotto non nuoce all’animale se non in rari casi dovuti all’errato utilizzo).

Repellente disabituante verde “Get Off”

Questo detergente spray, secondo la nostra esperienza, è il prodotto più efficace ed economico per tenere a debita distanza i gatti randagi dalle superfici sulle quali lo utilizzerete. Questo spray disabituante neutralizza gli odori lasciati dagli animali, lasciando al suo posto un piacevole profumo che però dissuaderà gli animali domestici; si può quindi usare sia per tenerli lontani da un posto specifico, sia per evitare che facciano i loro bisogni dove non dovrebbero (su un divano, ad esempio, ma anche su una superficie esterna come il vialetto d’ingresso). Se utilizzato all’esterno dovrà essere riutilizzato ogni due o tre giorni; la pioggia tende a lavarlo via e a diminuirne l’efficacia, per cui se piove assicuratevi di ripetere il trattamento.

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